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Differenza tra pulizia e sbiancamento dei denti

Apr. 23 Trattamenti Dentali

Scopriamo insieme la differenza tra pulizia e sbiancamento dei denti. Entrambe sono soluzioni che permettono di riavere denti bianchi e sani, nonostante siano due tecniche diverse e con uno scopo altrettanto diverso.

Sia l’igiene dentale professionale, sia lo sbiancamento dei denti, sono considerati dei trattamenti molto efficaci per ottenere un sorriso smagliante, ma hanno comunque delle differenze importanti delle quali tenere conto.

É necessario che il paziente conosca la differenza tra pulizia e sbiancamento dei denti per evitare errori di valutazione sul tipo di seduta o abbia pretese diverse sul risultato finale.

In ogni caso, se ci si affida a un dentista professionista, non c’è dubbio sul fatto che sappia quale sia il trattamento da eseguire, in base alla situazione di salute dell’apparato dentale del paziente stesso. 

Di seguito, andremo a capire bene la differenza tra pulizia dentale professionale e sbiancamento dei denti, entrambi trattamenti da eseguire presso lo studio dentistico di fiducia. 

Ambedue gli interventi, sono considerati dei trattamenti estetici dentali che riportano i denti ad un bel tono di bianco, ma non tutti e due sono invece trattamenti curativi per la cavità orale. Ecco la prima effettiva differenza tra pulizia e sbiancamento dei denti.

Partendo da questo presupposto, la quasi totalità dei pazienti di un dentista, esegue, almeno una volta nella vita (ma speriamo non così poco), una pulizia dentale professionale. Mentre, lo sbiancamento ai denti non è detto sia un trattamento assolutamente necessario per tutti i pazienti. 

Scopriamo, pertanto, perché c’è questa differenza tra pulizia dei denti e lo sbiancamento professionale.

Quando scegliere la pulizia dei denti

In questo paragrafo vedremo quando scegliere la pulizia dei denti. Nonostante possa essere un’esigenza che nasce spontaneamente al paziente, il trattamento di igiene dentale è un intervento che il dentista consiglia di fare occasionalmente, anche alla persona che si cura i denti in modo maniacale e pressoché corretto.

Si sceglie di sottoporsi alla pulizia dei denti per una questione di cura e prevenzione. O, almeno questo, è lo scopo del dentista che ne consiglia caldamente le sedute. 

Infatti, la prima grande differenza tra pulizia e sbiancamento dei denti, è che l’ igiene dentale professionale viene eseguita per rimuovere il tartaro calcificato sulla dentatura, demolire la placca batterica tra i colletti gengivali, e per pulire gli interstizi dentali, scongiurando gengiviti e parodontiti .

Di fatto, la pulizia ai denti viene eseguita per:

  • mantenere la salute del cavo orale di tutta la bocca;
  • evitare la comparsa delle carie dentali;
  • prevenire l’insorgere di infiammazioni e infezioni all’apparato dentale e parodontale

Un vantaggio evidente, in seguito alla pulizia dentale professionale, è che i denti risultano ovviamente più bianchi perché: puliti da possibili macchie superficiali dello smalto e ripuliti anche da placca e tartaro, che attaccano la salute dei denti e li intaccano esteticamente, a causa del colore che assumono sulla dentatura.

La pulizia dentale è una scelta vantaggiosa perché utile anche per rimuovere macchie, dovute a cibi o bevande particolarmente pigmentate, o segni lasciati dal fumo o dal tabacco, se non particolarmente profondi e di vecchia data.

Scegliere di praticare la pulizia dentale, a differenza dello sbiancamento, permette di mantenere in salute tutto l’apparato dentale ed evitare patologie e malattie dentali e gengivali.

Nonostante un paziente possa scegliere una seduta di igiene dentale per una questione estetica, perché ritiene di avere denti gialli, brutti da vedere, sottoporsi alla corretta pulizia dei denti, è una prevenzione indispensabile per la salute orale.

Più si ha cura nel lavare e mantenere i denti puliti, più si ha la possibilità di avere una bocca sana e con un sorriso splendente.

L’igiene orale professionale viene consigliata periodicamente, almeno due volte l’anno. Questa è una differenza tra pulizia e sbiancamento dentale, il quale non è un trattamento che viene consigliato con scadenza fissa, ma spesso valutato anche solo una volta nella vita.

In base alle necessità del paziente e alla sua situazione di salute dentale, il dentista pratica la detartrasi dentale tramite degli ablatori a ultrasuoni e strumenti manuali, che staccano letteralmente lo sporco e le calcificazioni dai denti.

Dopo la fase curativa, eseguita per eliminare del tutto placca e batteri, vengono rimosse anche le macchie più superficiali dello smalto. In questo modo, l’effetto “sbiancante” dell’igiene dentale è evidente e molto gradito dai pazienti.

Dopo la pulizia dentale, si esegue un trattamento di rimozione totale delle eventuali macchie o pigmentazioni residuate con del bicarbonato spray.

La pulizia dentale è un trattamento curativo, e per certi aspetti anche estetico, che viene quindi eseguito di prassi presso il dentista, per mantenere la bocca in salute. A differenza dello sbiancamento, la pulizia ai denti ha una doppia efficacia, ovvero il vantaggio di rivedersi con un colore dei denti più brillante del solito, grazie all’eliminazione di placca e tartaro.

Quando scegliere lo sbiancamento dei denti

Ecco, invece, quando scegliere lo sbiancamento dei denti. A differenza della pulizia dentale, il trattamento estetico sbiancante, conosciuto anche come bleaching, è una procedura che viene eseguita prettamente per raggiungere una tonalità più brillante dei denti, eliminando il più possibile la tendenza al giallo o al grigio, che molti denti hanno.

Come abbiamo precedentemente detto, la grande differenza tra pulizia e sbiancamento dei denti, è che la prima viene seguita per la salute dentale mentre il secondo viene eseguito per un fattore prettamente estetico.

Lo sbiancamento dentale è un trattamento estetico finalizzato a ripristinare la bellezza dei denti, rendendo il loro colore più bianco e brillante.

A differenza della pulizia, consigliata dallo stesso dentista per prevenzione, lo sbiancamento dentale è un intervento che va praticato con consapevolezza presso uno studio dentistico, evitando metodi fai da te a casa.

Lo sbiancamento, a differenza dell’igiene, ha lo scopo di schiarire il colore dello smalto dei denti di una o più tonalità.

Se il paziente desidera migliorare l’aspetto della propria dentatura, e la sua salute dentale lo permette, allora lo sbiancamento professionale è la soluzione ideale per riavere un sorriso invidiabile.

Se per la pulizia dentale si usano strumenti a ultrasuoni, la seduta di un’ora per lo sbiancamento dei denti viene eseguita applicando un gel a base di perossido di idrogeno o di carbamide, a concentrazioni diverse. Per intensificare il risultato, si possono usare anche speciali lampade a led.

É possibile scegliere lo sbiancamento ai denti quando:

  • non si hanno particolari sensibilità dentali;
  • non ci sono patologie in corso;
  • è stata eseguita in precedenza un’accurata pulizia dentale;
  • l’apparato dentale è in salute.

Dopo la seduta di sbiancamento, potrebbe esserci un aumento della sensibilità dentale, accompagnato da irritazioni delle gengive. Questi effetti tendono a svanire nei giorni successivi, se si seguono le indicazioni del dentista. 

Da questo punto di vista, non c’è differenza tra pulizia e sbiancamento dei denti che, dopo i trattamenti, possono quindi risultare momentaneamente ipersensibili. 

Una differenza effettiva che ci può essere invece, è il costo e la durata dello sbiancamento dei denti rispetto all’igiene dentale.

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