La carie cronica: quando avviene e come prevenirla. Le carie dentali, in base alle condizioni di salute della propria bocca e ad altri determinati fattori, hanno diversi modi per espandersi nell’apparato dentale.
Tra tutte le tipologie esistenti, oggi parleremo della carie cronica, un’infezione dei denti che, a differenza per esempio di una carie acuta, ha un processo piuttosto lungo, e spesso silente, di aggredire il dente. Infatti è chiamata in questo modo perché, da quando compare a quando si sviluppa completamente, possono passare degli anni. In linea di massima, il tempo impiegato da una carie cronica ad attaccare il centro del dente, dura circa un due o tre anni.
Come sappiamo, la carie cronica, e ogni altra tipologia di carie, è causata dalla formazione della placca e dai batteri, che si insidiano, per cominciare a smantellare il tessuto dentinale. Iniziando dallo smalto, la carie cronica si espande in un’area man mano sempre più grande del dente, rimanendo comunque sempre a contatto con l’ambiente orale. La carie cronica ha un tessuto rammollito sottostante lo smalto, che, alterato nell’aspetto, ricopre l’infezione batterica. Possiamo dire che una carie cronica, tende a lavorare sulla superficie del dente, propagandosi e dilatandosi ricoprendo, man mano, gran parte del dente. Con l’andare del tempo, se non curati tempestivamente, i tessuti cariati possono andare ad infettare anche la parte più profonda della dentatura.
Infatti, lo scopo di una carie, è di proliferare e raggiungere la polpa del dente. Nel caso della carie cronica, questa cosa accade in tempi piuttosto lunghi. Per questo, se scoperta, può essere curata, evitando ripercussioni troppo gravi alla dentatura e alla cavità orale.
Inoltre, la carie cronica, si presenta evidenziando un colore giallastro, bruno o nero sotto lo smalto. Ma, nonostante possa essere facile individuare un dente macchiato e aggredito da una carie cronica, il problema principale è il processo stesso di infiammazione. Infatti, la carie cronica ha un cambiamento e una penetrazione sul dente molto lenta, non è così automatico accorgersi di soffrirne, se non si va, periodicamente, a fare un controllo approfondito dal dentista.
Di seguito, ci inoltriamo nell’argomento con informazioni utili a riconoscere meglio una carie cronica, per poter agire in tempo e andare dal proprio dentista di fiducia, per eliminarla definitivamente.
Una carie è cronica quando agisce molto lentamente e aggredisce il dente piano piano, insinuandosi sotto lo smalto e propagandosi in modo silenzioso, attaccando, partendo dalla dentina, e allargandosi a macchia d’olio. Tutto questo processo infettivo, si evolve in 2-3 anni e, inizialmente, non si evidenziano dei segnali forti, tali da far intendere che si sta soffrendo di carie cronica.
Infatti, i disturbi associati a questa malattia dentale, si manifestano spesso tardivamente, per esempio, con attacchi dolorosi di pulpite. La pulpite è l’infiammazione del nervo del dente, ovvero l’infiammazione della polpa dentaria. Quando si manifesta il dolore, la situazione di salute dentale potrebbe essere già compromessa e innescare, inoltre, problemi ben più gravi, come ascessi, infezioni gengivali, cisti o altro ancora.
La sensibilità dei denti non è particolarmente evidente in caso di carie cronica, e questo è un non sintomo, che può rendere difficile l’accorgersi della gravità dell’infezione del dente, oltre che della carie cronica stessa.
Cerchiamo di raggruppare, in un elenco, le caratteristiche tipiche di una carie cronica. In modo da poter destare la giusta attenzione e uno spirito di osservazione tale da verificare in tempo la comparsa, fra i denti, di questa patologia latente:
Una carie cronica, se arriva a termine del suo percorso, potrebbe essere classificata come una carie dentale di grado 3, ovvero un’infezione che indica un’aggressione grave del dente, perché, piano piano, ne raggiunge il nucleo. Da qui iniziano poi altri processi degenerativi gravi, al resto dell’apparato della bocca, come ascessi, cisti, granulomi, gengiviti, parodontiti e altro ancora.
Senza dubbio, il lungo processo di evoluzione della carie cronica, diventa un’arma a doppio taglio. In quanto, potrebbe essere facilmente rilevata e presa in tempo, ma la sua calma, attenua i sintomi, facendoli esplodere quando oramai il danno è fatto. E, di base, sono proprio i sintomi il primo vero allarme per identificare tutte le carie, anche quella cronica. Per fortuna il dentista può salvare la situazione in tempo, grazie a delle visite periodiche personalizzate.
Vediamo come curare la carie cronica ma, soprattutto, come prevenirla. Il modo migliore per prevenire infezioni all’apparato orale e disturbi della bocca, è l’accuratezza dell’igiene orale. Effettivamente, a volte, non basta lavarsi i denti, ma è necessario prendersi qualche minuto in più per verificare, con gli strumenti adatti, di non avere un eccesso di placca e tartaro, che, a lungo andare, ristagnano e permettono la proliferazione dei batteri della carie cronica.
Pertanto, ecco quali sono i metodi efficaci per poter prevenire o bloccare in tempo la formazione della carie cronica:
Ci sono molti metodi per poter salvaguardare la propria bocca dall’attacco di una carie cronica. Ma, se succedesse, può essere curata in base alla gravità di infezione raggiunta. Nel caso di una propagazione contenuta e non eccessivamente profonda, ecco che si può eseguire un’otturazione o valutare di bloccare l’evoluzione della carie cronica tramite la terapia con ozono. Nei casi più gravi, oltre a dover agire con antibiotici e cure farmacologiche adatte, potrebbe essere necessario effettuare una devitalizzazione del dente e, in casi più gravi, addirittura l’estrazione del dente stesso.
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