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La recessione gengivale, i sintomi, le cause e le tipologie di intervento

Apr. 24 Blog Trattamenti Dentali

La recessione gengivale (chiamata anche retrazione gengivale) è un problema abbastanza diffuso che si verifica quando il margine della gengiva si ritira, cioè si allontana dai denti, esponendo più della struttura del dente o della radice (il dente sembra più lungo). Questa condizione può portare a vari problemi come sensibilità dentale, perdita di denti e alterazioni estetiche.
La recessione delle gengive può accadere gradualmente e nel corso di diversi anni, rendendo difficile la sua identificazione nelle fasi iniziali. Oppure può in alcuni casi recedere abbastanza rapidamente, come ad esempio in presenza di una malattia parodontale.
La recessione gengivale può talvolta essere una condizione ereditaria che colpisce certe persone. Questi individui, a causa della loro predisposizione genetica, sono potenzialmente più inclini a sviluppare tale condizione. Tuttavia, grazie ad un’adeguato approccio terapeutico, è possibile non solo ritardare l’insorgenza della recessione gengivale in questi pazienti, ma anche mitigarne gli effetti.

Quali i principali segnali della recessione gengivale?

Ecco i principali “avvertimenti” che fanno pensare alla recessione gengivale:

  1. Denti allungati: un’apparente crescita dei denti è chiaramente un sintomo chiaro di recessione gengivale. L’impressione è causata dal ritiro delle gengive che espongono una porzione maggiore del dente.
  2. Sensibilità: la radice del dente scoperta comporta ad una maggiore sensibilità al caldo e al freddo
  3. Dolore e sanguinamento delle gengive: se si prova fastidio o dolore durante lo spazzolamento e si notano delle perdite ematiche durante la routine di pulizia quotidiana, è segno di un problema gengivale e di un’eventuale presenza di recessione gengivale.
  4. Arrossamento e gengive gonfie : quando si ha una condizione tale, è opportuno rivolgersi al dentista per comprenderne le ragioni, poiché questa circostanza rientra nella sintomatologia della recessione gengivale.
  5. Gap tra i denti: nei casi più severi la recessione gengivale può portare allo spostamento dei denti e la loro perdita.

La recessione gengivale presenta quindi una sintomatologia progressiva che può evolvere da una semplice sensibilità dentale a condizioni più gravi, come la caduta dei denti. È importante essere consapevoli di qualsiasi cambiamento nelle gengive e non trascurare i primi segnali.

Quali sono le principali cause della recessione gengivale?

Le cause di recessione gengivale sono molteplici e molto spesso sono combinate fra di loro. Può esistere una componente ereditaria e una serie di fattori di rischio e comportamenti che possono contribuire a sviluppare questa condizione. Tra questi ci sono:

  • Un’igiene orale inadeguata o uno spazzolamento inefficace o poco frequente, che comporta un accumulo di placca e tartaro infiammando così le gengive.
  • Mancanza di cure preventive dentali.
  • Forte carenza di vitamina C.
  • Lo spazzolamento aggressivo dei denti e spazzolino con setole dure.
  • Il fumo, che aumenta il rischio di malattie gengivali.
  • La malocclusione che aumenta la pressione sulle gengive.
  • Un morso disallineato.
  • La parodontite.
  • Il bruxismo.
  • Il piercing, che può causare irritazioni e usura del tessuto gengivale.
  • I cambiamenti ormonali che rendono le gengive più sensibili.
  • Alcuni farmaci che ad alcuni pazienti possono dare effetti collaterali, quali alterazioni del volume gengivale.
  • Traumi alla gengiva e lesioni che possono anche causare la loro retrazione.

Le cause menzionate rappresentano le ragioni più frequenti e comuni alla base della recessione gengivale. Per affrontare e mitigare tale problematica, si possono adottare diverse strategie.

Quali sono i rimedi della recessione gengivale?

Esistono diversi rimedi per affrontare la recessione gengivale, sia da un punto di vista preventivo che curativo. Il dentista, in base alla specificità del caso individuale, sarà in grado di determinare il percorso terapeutico più appropriato.

Un primo trattamento odontoiatrico indicato per la recessione gengivale, quando una delle cause è un’infiammazione gengivale, può essere la levigatura radicolare (cutterage o scaling), una procedura specifica che permette di rimuovere il tartaro sia sopra che sotto-gengivale.
La levigatura radicolare permette una pulizia più profonda della detartrasi, tuttavia, in certe situazioni, la levigatura radicolare da sola potrebbe non bastare, soprattutto quando le tasche sono profonde.

Nel caso in cui la recessione gengivale raggiunga un livello tale da costituire un serio problema di salute, che non può essere risolto solo migliorando le abitudini di igiene orale o con i trattamenti odontoiatrici convenzionali, l’intervento chirurgico è spesso considerato la soluzione più efficace. Questo approccio permette di affrontare direttamente il problema e prevenire una potenziale perdita dei denti.
La chirurgia muco gengivale interviene con la finalità di ripristinare il tessuto gengivale perduto a causa della recessione.
L’innesto gengivale, una delle tecniche chirurgiche più comuni in questo ambito, prevede il prelievo di un piccolo lembo di tessuto, solitamente dal palato del paziente, che viene poi fissato nell’area della gengiva che ha subito la recessione.

L’intervento non è solo mirato a risolvere le problematiche estetiche causate dalla recessione gengivale, ma anche a proteggere la radice del dente esposta, prevenendo la sensibilità al caldo e al freddo, le carie e la possibile perdita dei denti.
Il recupero post operatorio varia da persona a persona, ma generalmente, dopo un periodo di guarigione, i pazienti possono riprendere le loro normali abitudini di igiene orale.
E’ importante sottolineare che l‘efficacia dell’innesto gengivale dipende in gran parte dall’attenzione del paziente alla cura post-operatoria e alle buone pratiche di igiene orale, che rappresentano la prima di linea di difesa da disturbi e problematiche.

Non è sempre necessario ricorrere alla chirurgia per trattare la recessione gengivale. Questa condizione, infatti, presenta diversi gradi di gravità e non tutti richiedono un intervento così invasivo. È fondamentale che il disturbo venga valutato dall’odontoiatra.

Se la recessione gengivale ti preoccupa o hai notato la comparsa di uno dei sintomi menzionati in questo articolo, non esitare a fissare un appuntamento con lo Studio Dentistico Redemagni a Lomazzo. Saremo in grado di esaminare accuratamente la tua condizione, prendere in considerazione vari fattori come la tua salute generale, l’età e la gravità della recessione, e quindi proporre il trattamento più adatto.
Ricorda, la prevenzione è sempre la migliore cura, quindi effettuare una visita regolarmente può aiutarti a evitare problemi futuri.

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