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Impianti dentali nei diabetici: cosa c’è da sapere

Apr. 23 Protesi e Impianti

Sei curioso di conoscere come funzionano gli impianti dentali nei diabetici? Ecco cosa c’è da sapere. Uno dei motivi per i quali non è detto si possa praticare l’intervento chirurgico di implantologia dentale a un paziente, è proprio il diabete.

In questo articolo faremo un sunto delle caratteristiche dell’impianto dentale ma, soprattutto, vedremo quali sono i rischi per un diabetico che si vuole sottoporre a questo intervento e in che modo è possibile trovare una soluzione.

L’impianto dentale è una tecnica innovativa e moderna che permette di risolvere non poche situazioni dentali, anche quelle più compromesse. Ma vogliamo specificare ai pazienti anche quali possono essere i fattori controproducenti per la riuscita dell’intervento, tra cui appunto il soffrire di diabete e avere problemi di coagulazione del sangue.

Per capire quali sono i rischi degli impianti dentali nei diabetici, è bene spiegare brevemente come funziona l’intervento stesso:

  • viti in titanio vengono inserite all’interno dell’osso alveolare, al posto della radice del dente da sostituire;
  • suture sulle gengive per permettere la guarigione della ferita;
  • installazione della corona dentale provvisoria in prima fase chirurgica, cioè a carico immediato, o in seconda fase;
  • in seguito, si installerà il dente artificiale definitivo.

Il processo di per sé non è complicato e tanto meno pericoloso, ma per i diabetici potrebbe invece trasformarsi in un problema.

Per capire se è possibile trovare, nell’impianto dentale, una soluzione anche per la dentatura di un diabetico, proseguiamo con lo specificare i rischi e valutarne le soluzioni.

I rischi dell’impianto dentale nei diabetici

Vediamo, nella pratica, quali sono i rischi dell’impianto dentale nei diabetici. Le persone che soffrono di diabete 1 e 2, hanno molte più probabilità di contrarre patologie parodontali che facciano perdere loro i denti. La soluzione dell’impianto dentale può essere presa in considerazione solo se non si sottovalutano i rischi e si trovino le giuste soluzioni.

Il rischio più grande dell’impianto dentale nei diabetici, non è l’intervento in sé, bensì il processo di guarigione. In soggetti diabetici c’è il pericolo di:

  • rallentamento nella guarigione nel post operatorio;
  • osteointegrazione compromessa e difficile;
  • ritardo di coagulazione del sangue;
  • rischio di piccole-medie emorragie;
  • più alte probabilità di infezioni batteriche;
  • difficile cicatrizzazione;
  • maggiore rischio di fallimento dell’intervento.

Inoltre, anche nel caso di un impianto dentale riuscito nei diabetici, c’è il rischio maggiore di contrarre malattie dentali anche dopo l’intervento, mettendo in pericolo tutto il lavoro eseguito.

Anche una scarsa igiene dentale e poca accuratezza nel curare tutto il cavo orale, per un diabetico può essere pericoloso. Infatti è più esposto alla formazione di carie, a causa di placca e tartaro molto più aggressivi nell’apparato dentale.

Il fumo, il tabacco e l’eccesso di zuccheri sono, per il diabetico, oltreché un pericolo in più per il suo stato di salute, anche un fattore di ulteriore rischio nel caso voglia eseguire un impianto dentale.

Innanzitutto è necessario fare una valutazione dei rischi con il dentista, capire la gravità degli effetti collaterali causati dal diabete sull’impianto dentale e scegliere delle potenziali cure farmacologiche come terapia di sostegno al giusto processo di guarigione, dopo l’impianto.

Deciso di affrontare l’impianto dentale a un diabetico, ecco che, allora, è bene procedere con una lista di esami specifici da effettuare, per personalizzare al massimo l’intervento chirurgico.

Esami preventivi

Gli esami preventivi, che un diabetico deve effettuare prima di sottoporsi all’impianto dentale, sono dedicati al controllo dei valori metabolici, come quello della glicemia presente nel sangue: più zuccheri sono presenti e più c’è il rischio di aumentare la possibilità di infezioni nei tessuti dell’impianto. Altro fattore da tenere sotto controllo è l’emoglobina glicata, che informa in che modo è stato gestito il diabete nel corpo negli ultimi 90-120 giorni.

Nel caso in cui, in precedenza all’intervento dentale, si riscontrano degli esami non equilibrati e che non rientrano nel range di sicurezza, si provvede con una terapia farmacologica adatta a far rientrare tali valori.

Inoltre, di prassi, nei casi in cui si eseguano degli impianti dentali nei diabetici, è quantomeno opportuno iniziare anche una terapia antibiotica adatta a contrastare l’insorgere di infezioni. In questo modo si è in grado di favorire una normale osteointegrazione e il processo di guarigione.

Nonostante sia ovvio che l’intervento di implantologia dentale viene eseguito in sale operatorie a bassa carica batterica, per operazioni più a rischio come quelle da eseguire nei diabetici, ecco che questo aspetto è bene sia seguito ancora più scrupolosamente.

In conclusione, è chiaro che gli impianti dentali nei diabetici sono a maggiore rischio fallimento rispetto a interventi eseguiti in pazienti sani. Ma, allo stesso modo, abbiamo visto che è possibile trovare la soluzione anche per quelle persone che vogliono rifarsi il sorriso, anche se sono diabetiche, a condizione che il diabete sia compensato e che venga mantenuto un alto livello di igiene orale.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la fiducia e l’intenzione del paziente, che si deve affidare alle mani esperte di noi dentisti specialisti. infatti uno studio dentistico specializzato in implantologia, non eseguirebbe mai un impianto dentale se ci fosse anche il minimo dubbio di mettere a rischio la salute del paziente diabetico.

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