Guida completa all’apparecchio dei bambini

Lug. 22 Blog ortodonzia

Nella nostra guida completa all’apparecchio dei bambini, specificheremo i casi in cui questo dispositivo è necessario e parleremo delle diverse tipologie possibili da usare.

L’apparecchio ortodontico è uno strumento di cura che viene utilizzato di frequente nei bambini per sistemare i denti o la struttura interna della bocca. Come vedremo di seguito, i motivi che spingono il dentista a consigliare l’ausilio dell’apparecchio nei bambini, sono i più disparati.

La scelta di iniziare già dalla tenera età, è dovuta dalla facilità con la quale si possono ottenere risultati migliorativi e risolutivi di fronte a numerosi disturbi dentali o dell’apparato scheletrico della bocca dei bambini. L’intervento precoce con l’apparecchio nei bambini è, in molti casi, uno dei motivi principali di un risultato efficace e duraturo.

Anche molti adulti portano l’apparecchio ai denti, ma i tempi di riuscita sono diversi e, spesso, per certe tipologie di problemi, è necessario associare degli interventi chirurgici che, da bambini, non è detto siano necessari.

Ecco perché è importante effettuare visite di controllo e monitorare la situazione dell’apparato dentale dei più piccoli. In questo modo è possibile diagnosticare in tempo delle compromissioni ai denti, che vengono risolte tramite l’utilizzo dell’apparecchio nei bambini.

Quando serve

Già dalle prime visite di controllo, effettuate attorno ai 4 anni di età, è possibile farsi un’idea di quando serve l’ausilio dell’apparecchio nei bambini. Se non si riscontrano casi particolarmente complicati a quest’età, ecco che si aspetta un paio d’anni per poter agire tramite i dispositivi ortodontici.

Le valutazioni fatte dal dentista, per consigliare ai genitori di mettere l’apparecchio ai bambini, sono fatte in base allo stato di salute della bocca e dei denti del piccolo paziente. Ecco i casi in cui è necessario indossare l’apparecchio ai denti:

• disallineamento;
• affollamento o mancanza di denti;
• malocclusione;
• morso incrociato o inverso;
• disequilibrio cranio-facciale;
• palato troppo stretto.

Con l’apparecchio dei bambini, è possibile risolvere definitivamente tutti i disturbi sopra elencati. Che sono un disagio, non espressamente estetico, ma spesso anche funzionale della bocca e dell’apparato dentale. Inoltre, c’è da considerare che le caratteristiche della bocca e dei denti possono essere causa di altri problemi, quali disturbi della masticazione, della respirazione (bruxismo) e della fonazione.

Mal di testa, dolori cervicali o lombari, disturbi otorinolaringoiatrici sono spesso collegati alle disfunzioni del cavo orale e del suo apparato. Pertanto, è evidente che l’apparecchio dei bambini diventa una soluzione che agisce ad ampio spettro.

Ricordiamo inoltre, che potrebbe essere necessario l’utilizzo dell’apparecchio ai denti nel bambino che ha succhiato per tanto tempo il ciuccio o il dito, e che ha, pertanto, disarmonizzato la conformazione della bocca a causa di questo.

Tipologie

Nel momento in cui il dentista stabilisce la necessità di far indossare l’apparecchio ai bambini, sa consigliare anche le tipologie più adatte. Età, caratteristiche e tipi di problematica, sono le variabili che permettono di scegliere una tipologia di apparecchio per bambini piuttosto che un’altra. La prima grande distinzione per gli apparecchi dei bambini, è la tipologia di dispositivo ortodontico, che può essere mobile o fisso.

L’apparecchio dei bambini mobile è realizzato con una base in resina, adatta alla conformazione della bocca, caratterizzata da degli inserti di filo metallico e viti. Pratico e maneggevole, è un apparecchio per bambini da poter usare in autonomia, con la particolare accortezza di usarlo per il tempo necessario e nel modo consigliato dal dentista stesso.

Lo scopo di un apparecchio mobile per bambini è basato a seconda delle esigenze del caso, dopo un’attenta diagnosi dello specialista. Ecco quali sono i tipi di apparecchi mobili per bambini che possono venire consigliati:

• apparecchio mobile meccanico, che raddrizza denti storti grazie alla pressione degli archi metallici, molle e viti installati sul dispositivo;
• apparecchio mobile funzionale, che agisce non solo sui denti da raddrizzare ma anche sull’apparato scheletrico, che presenta per esempio un palato stretto o uno sviluppo errato della mascella. Oppure per sistemare delle malocclusioni come il morso inverso o incrociato;
• apparecchio mobile di mantenimento, che, come dice la parola stessa, serve per conservare i risultati ottenuti da una precedente terapia ortodontica.

Il vantaggio degli apparecchi per bambini di questo tipo, è la possibilità di mantenere un’igiene orale più precisa e poter togliere e rimettere in autonomia il dispositivo, per esempio durante i pasti, per facilitare le normali azioni quotidiane. Ma, allo stesso tempo, è necessario portare l’apparecchio mobile per la maggior parte del tempo della giornata (e nottata), evitando di astenersi dal non portarlo per troppo tempo.

Come accennato, oltre agli apparecchi mobili per bambini, ecco che i dispositivi fissi vengono scelti dal dentista nei casi in cui si voglia agire con più velocità o quando è necessario un contenimento dei denti particolarmente incisivo e costante.

L’apparecchio dei bambini, quando è fisso, è realizzato tramite il fissaggio di placchette o bracket direttamente sulla parete dei denti. In questi attacchi, viene inserito del filo metallico di diametro e forme diverse, in base al risultato che si vuole ottenere con i denti da spostare e allineare. La forza di questa tipologia di apparecchio, è la possibilità di agire sulla conformazione dei dente, e migliorarla, 24 ore su 24, in modo costante e ben bilanciato.

A che età iniziare

Non esiste una regola di base che stabilisce a che età iniziare per portare l’apparecchio nei bambini. Spesso è una condizione soggettiva dello stato di salute dei denti del bambino, che spinge il dentista a consigliare o meno di intervenire con un apparecchio ai denti. In ogni caso, visto che la prima visita dal pedodonzista (ovvero il dentista che si occupa di visitare i bambini in età pediatrica) è consigliabile farla verso i 3-4 anni, da lì parte un protocollo di visite periodiche, solitamente semestrali, per tenere sotto controllo la situazione di denti e bocca del bambino.

In questo periodo di tempo, se vengono riscontrati problemi gravi e particolari nella conformazione di scheletro, bocca e denti, ecco che può essere possibile agire con un apparecchio già all’età di 5 anni. Soprattutto nel caso in cui si debba intervenire su un palato piuttosto stretto, che non riesce ad accogliere bene i denti o che crea disarmonia con la mandibola.

Per l’allineamento dei denti o per la cura di problemi di affollamento, si può anche attendere invece lo spuntare di quasi tutti i denti definitivi. In ogni caso, c’è la necessità di verificare con accuratezza la situazione personale del bambino ed effettuare una diagnosi che stabilisce quando e come portare l’apparecchio ai denti.